Scopri il legame tra sonno e cervicale e cosa può aiutarti a prevenirla e combatterla.

C’è chi la chiama cervicale, chi si riferisce più genericamente a dolori cervicali, chi preferisce l’espressione scientifica cervicalgia, e chi addirittura dice che non esiste. Eppure, a soffrire di dolore al collo sono tra il 15% e il 44% delle persone, in particolare quelle che svolgono un lavoro d’ufficio per cui l’incidenza raggiunge tra il 50 e il 60%.

E c’è di più: secondo il rapporto Global Burden of Disease 2010, la cervicale è la quarta patologia più invalidante in termini di disabilità.

La cervicale non è affatto un disturbo democratico, la prevalenza della cervicale è generalmente più alta nelle donne che negli uomini, è maggiore nei paesi ad alto reddito rispetto ai paesi a basso e medio reddito e colpisce di più gli abitanti delle città rispetto a zone rurali, soprattutto intorno ai 45 anni.

Insomma, non certo una patologia da sottovalutare considerando che i dolori cervicali possono avere un impatto considerevole sulla qualità della vita e sulle capacità di svolgere le normali attività quotidiane come lavorare, fare attività fisica, svagarsi, fare la spesa, guidare e persino dormire.

Perché viene la cervicale?

 Ora sappiamo a chi, ma perché viene la cervicale?

Come per altri disturbi muscoloscheletrici, i fattori di rischio più ricorrenti per i dolori cervicali sono la genetica, la psicopatologia (depressione, ansia, scarse capacità di coping, somatizzazione dello stress), i disturbi del sonno, il fumo e lo stile di vita sedentario.

Altri fattori di rischio più specifici includono traumi al collo (trauma cranico e colpo di frusta) o infortuni sportivi.

Alcuni studi indicano che le professioni come gli impiegati, i lavoratori manuali e gli operatori sanitari possono favorire la comparsa di dolori al collo, ma quelle che in realtà sembrano essere le vere cause scatenanti sono la bassa soddisfazione sul lavoro e un ambiente lavorativo stressante.

Quali sono i sintomi della cervicale?

La cervicale altro non è che un dolore alla parte posteriore del collo generalmente provocato da un’infiammazione al tratto cervicale, quella zona della colonna vertebrale che si estende dalla prima vertebra cervicale, l’atlante, all’ultima vertebra, la prominente, così chiamata perché è così sporgente che possiamo sentirla con la mano.

Il tratto cervicale è anatomicamente molto complesso perché, oltre a sostenere e muovere la testa, deve compiere moltissime funzioni come permetterci di parlare, masticare o sollevare le spalle.

È sede del midollo spinale, che connette il cervello al resto del nostro corpo, di moltissimi muscoli, di vasi sanguigni fondamentali come la carotide e la giugulare, e dei nervi che controllano il movimento e la sensibilità delle braccia, della testa e di tutto il tronco. Il tratto cervicale è un punto sensibile e delicato, per questo duole così tanto quando è colpito da un’infiammazione.

I sintomi dell’infiammazione cervicale si possono manifestare in base al movimento o alla postura del collo che assumiamo quotidianamente. I movimenti per spostare avanti e indietro la testa, quelli di flesso-estensione, tendono a sovraccaricare la parte più bassa della cervicale provocando dolore intenso nella zona delle spalle, mentre stare con il capo piegato verso il basso a lungo, solitamente per lavorare al pc o controllare i social sullo smartphone, stressano di più la parte più alta della cervicale causando spesso anche il mal di testa.

E se l’intenso dolore al collo non fosse già sufficientemente fastidioso, la cervicale aggiunge il carico da undici con nausea, vertigini, giramenti di testa, offuscamento della vista e ronzii alle orecchie.

Come prevenire la cervicale?

Di cervicale abbiamo parlato molte volte, possiamo dire di essere dei veri esperti a riguardo.

In effetti ci sono molte strategie che si possono attuare per contrastare l’insorgenza della cervicale, qualcuna l’abbiamo scritta qui articolo 7 rimedi per la cervicale, ma una su tutte è la più efficace: dormire.

Sì, hai letto bene, dormire bene è un vero toccasana per la salute della cervicale. E per dormire bene serve un soffice alleato. Il cuscino.

Il vero alleato per la cervicale

Il cuscino perfetto deve sostenere la tua colonna vertebrale in tutta la sua lunghezza, dalla schiena al collo, e ridurre il rischio di tensioni muscolari e infiammazioni nervose. E poi deve offrirti una sensazione di completo e avvolgente relax. Quel relax che serve non solo a facilitare un sonno sereno e ristoratore, ma soprattutto a evitare che la scomodità di costringa a muoverti continuamente in cerca di una posizione piacevole, cosa che il tuo collo non apprezza di sicuro.

Affinché sia davvero benefico, un cuscino per la cervicale deve rispondere a una serie di requisiti articolo Il cuscino migliore per la cervicale? molto rigorosi per assicurarti il comfort di cui il tuo collo ha bisogno. Come trovare quello giusto? Lo costruiamo apposta per te.